lunedì 9 aprile 2018

Fuggite, donne.

Picture by Luca Di Miceli
Fuggite.
Fuggite da chi vi vuole dome, da chi vi vuole imporre cosa dire, come dirlo e quali parole usare;
Fuggite, donne, da chi si scandalizza per le vostre parole dure, da chi non capisce la vostra ira, da chi vi giudica per l'apparire e non per il vostro essere.
Scappate da chi crede di conoscervi, ma vi vuole uguali a tutte le altre; scappate da chi si spaventa di fronte alla vostra forza, da chi non comprende quanta durezza debba avere un fiore, per rimanere tale, quaggiù.
Scappate, da chi crede che la donna sia una gonna con un corpo dentro ma senza cervello un bel po' sopra la cintura.
Diffidate di chi crede che la volgarità sia nascosta nei vaffanculo e non nelle azioni; evitate gli uomini bisognosi di vedervi fragili e morbide, soltanto per poter sembrare più forti.
Liberatevi dalla gabbia, strappate le catene, sciogliete i capelli dalle code, svolgete le trecce, spettinatevi la testa e non abbiate paura di gridare, quando ne avete voglia.
E ridete.
Ridete in faccia a chi pensa di potervi sminuire, insegnare, comandare, dirigere, giudicare, imporre, educare, riordinare, redarguire, sono persone molto sole, di solito.
E imparate. Da chi non pretende di sminuire, insegnare, comandare, dirigere, giudicare, imporre, educare, riordinare, redarguire, sono le persone più vere, di solito.
Siete (siamo) creature selvagge, come i fiori non coltivati che hanno l'ardire di crescere nei prati incolti; come i cavalli che corrono con criniere lunghe sulle praterie inondate di sole; come l'acqua dei fiumi che scorre sopra le rocce prendendole in giro per la loro stupida staticità; selvagge come la risata spontanea, come le lacrime non silenziose, come le urla del vento, come le nubi in tempesta, come i tuoni che esplodono poco dopo il bagliore del fulmine... e come mille altre forze della natura che, di fronte alle sbarre (siano esse fatte di ferro, terra, abiti, pregiudizi, recinti) sorridono... e le attraversano

lunedì 2 aprile 2018

Ricette golose rivisitate in Low Fodmap - Muffin Pasquali

Picture by Luca Di Miceli
Mi rendo conto di essere andata un pochino sul lungo con i tempi, con questa ricetta: i muffin sono Pasquali e, oggi, è pasquetta (no, non volevo fare rime scontate ), ma credo che siano comunque una piccola bontà dal gusto piacevolmente primaverile, ottimo per la colazione o la merenda. Cercavo il modo di poter mangiare la colomba, o avvicinarmici, pur soffrendo di una malattia infiammatoria cronica (vedi qui, spiegazione nel primo post sul tema) e vagolando nel web mi sono imbattuta in questa bellissima e semplicissima ricetta che ho deciso, semplicemente, di tradurre in Low Fodmap.
Il risultato è stato ottimo, i dolcini sono venuti soffici e profumati e mi hanno fatto sentire un pochino meno sola al momento del dolce del pranzo di Pasqua.
Come sempre, la parola agli ingredienti e alla preparazione, buon divertimento e buon appetito!!

La ricetta originale indica gli ingredienti per 6 muffin, ma a me ne sono usciti 8 di medie dimensioni, anche perché preferivo un dolcino abbastanza piccolo che non riempisse troppo, e dunque:

- 180 g di farina di riso
- 80 g di zucchero semolato
- 60 g di burro (personalmente, in queste ricette, preferisco usare quello morbido da spalmare)
- 80 ml di latte di riso
- 2 uova
- scorza di un piccolo limone (mi raccomando accertatevi che la buccia sia edibile) 
- 50 g di farina di mandorle
- una manciata di canditi all'arancia
- 25 g di zucchero a velo
- circa 20 mandorle
- granella di zucchero
- 1/2 bustina di lievito

1) unite 25 g di farina di mandorle, 25 g di zucchero a velo e un albume e mescolate bene fino ad ottenere un composto cremoso omogeneo e senza grumi, poi mettetelo in frigo: servirà per la glassa.

2) montate con le fruste elettriche burro e zucchero, poi aggiungete il tuorlo avanzato dall'albume utilizzato in precedenza e l'uovo intero.

3) passate alla frusta a mano (io mi sono trovata bene e ho fatto così, ovviamente siete liberi di procedere nel modo che ritenete più opportuno) e aggiungete la farina di riso e la restante parte di farina di mandorle, entrambe setacciate. Amalgamate bene l'impasto.

4) Una volta che il composto si presenta morbido e omogeneo, unite la scorza del limone, i canditi, il lievito setacciato ed il latte di riso; continuate ad amalgamare bene il composto.

5) riempite i pirottini (io utilizzo quelli in stagnola per la cottura, poi li trasferisco in quelli decorativi una volta pronti e raffreddati) per poco più di metà e aggiungete sopra ad ogni muffin un cucchiano di glassa (sì, proprio quella che avevamo messo in frigo a riposare).

6) in ultimo, distribuite su ogni muffin una bella manciata di granella di zucchero e qualche mandorla a piacere (ricordatevi di non esagerare per la questione Fodmap, quindi vi consiglio di non metterne più di 3!)

7) infornate i muffin a 180° per circa 15/20 minuti. (Nel mio forno a cottura ventilata sono stati sufficienti 15 minuti, verificate la cottura con uno stuzzicadenti e state attenti a che non brucino!)

Le nostre mini-colombe sono pronte! Profumano di mandorla, limone e arancia e sono tutte per noi! Buona Pasqua e Buona Primavera, LowFodmappers!